L’autore fa chiarezza storica tra le inflazionate tesi fantasiose sui Templari
Una letteratura infinita, sessanta tra film e fiction negli anni, “Il Codice da Vinci” di Dan Brown come emblema del fiume di parole ed immagini sui Templari, ordine religioso militare nato nel XII secolo durante le Crociate a difesa del Santo Sepolcro in Terrasanta. Nell’immaginario collettivo si è diffusa una visione distorta dei Templari come di un ordine violento, potente, detentore di ingenti ricchezze. Mario Dal Bello, giornalista e critico d’arte, descrive la storia e soprattutto la fine dei Templari. Sulla base di indagini rigorose e della recente mostra “Lux in arcana” ai Musei Capitolini, nella quale sono stati esposti documenti eccezionali conservati nell’Archivio Segreto Vaticano, dimostra l’innocenza dell’Ordine, il tentativo del Papa di salvarlo e il comportamento violento, per motivi economici-politici, del Re francese Filippo IV. Fatti ignoti al grande pubblico, raccontati in modo coinvolgente e scientificamente fondato. Il volume fa parte della collana “Misteri svelati – Dall’Archivio Segreto Vaticano”, una serie di saggi storici di taglio divulgativo su eventi e personaggi del passato, che tendono a far luce sulla verità dei fatti con un stile narrativo vivace e implicante. www.gruppocittanuova.it
Riccardo Farina